lunedì 28 novembre 2016

Recensione "Hania - Il Regno delle tigri bianche"

Buongiorno Lettori e buon lunedì! Dato che al momento sono orfana di Once Upon a Time - ho appena finito di vedere la quarta stagione e voglio recuperare al più presto la quinta - mi sono finalmente vista Alice attraverso lo specchio... e niente, nemmeno la Carter e la Hathaway sono riusciti a farmelo piacere, che tristezza! E pensare che il primo mi era proprio rimasto nel cuore. Delusione a parte, eccomi pronta ad iniziare la settimana con una nuovissima recensione!

Dall'autrice de L'Ultimo elfo, il prequel di una nuova appassionante saga: la Trilogia di Hania

Titolo: Il Regno delle tigri bianche
Autore: Silvana De Mari
Prezzo: 2,00€
Pagine: 95
Pubblicazione: 2015
Editore: Giunti
Valutazione Image and video hosting by TinyPic

Trama: Il regno delle Sette Cime è piccolo, ma dispone di due ricchezze particolari: le tigri bianche e le querce nere. È circondato da nemici brutali e avidi, ma re Harin, un uomo forte e buono, lo ha sempre difeso con intelligenza e valore. Il re non ha eredi cosa che è considerata un grave pericolo per il regno finché, finalmente, nasce la piccola Haxen. Quando la principessa raggiunge i sette anni, Dartred, figlio del fabbro di corte, diviene il suo scudiero, aiutandola a impratichirsi con la spada.La vita nel regno sembra calma e piena di luce, ma qualcosa di terribile si sta preparando.Improvvisamente il re Giusto, l'amatissimo re Harin resta ucciso in uno strano incidente di caccia.Il regno, come Haxen, resta orfano.Si tratta di un disegno dell'Oscuro Signore, come dicono le comari nelle cucine?O sono solo superstizioni?


Recensione brevissima, perché breve è anche il romanzo: neanche 100 pagine, che fanno da prequel alla nuovissima saga Fantasy di una scrittrice che adoro. Come avrete capito non è la prima volta che ho il piacere di leggere qualcosa di Silvana De Mari, al contrario, con la serie L'Ultimo elfo era riuscita ad appassionarmi già da ragazzina e ritrovarla dopo tanti anni è stato un piacere immenso. Il Regno delle tigri bianche offre una lettura davvero interessante, si tratta quasi di un racconto, certo, ma il talento dell'autrice le ha permesso di sviluppare una buona storia anche in un numero ridotto di pagine e questo mi ha sorpreso, trovo che sia difficilissimo creare una storia completa e soddisfacente in pochi capitoli, ma in questo caso fila tutto a meraviglia. Ci sono tre cose in particolare che adoro sempre delle storie inventate dalla De Mari: lo stile, l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi. Mica cose di poco conto, insomma! Resto infatti dell'idea che quest'autrice sappia scrivere fantastiche storie adatte ai ragazzi, ma al tempo stesso riesce a renderle serie e a farti ragionare. Non ha paura di parlare di crudeltà e di paura, questo è un grande pregio.

«Addio principessa. Avevo messo in conto di non sopravvivere all'alba che
sta per sorgere: adesso la mia vita e la mia spada ti appartengono».
Poi si avviò verso nord. Era lì che i combattimenti erano più duri.
Era libero: la sua libertà avrebbe protetto il regno.

Il regno che viene descritto è piuttosto complesso, la guerra e la situazione politica vengono spiegate in maniera non troppo pesante, ma comunque abbastanza approfondita da dare al lettore un'idea precisa di dove si svolge la storia, o almeno, su di me la De Mari ha sempre questo effetto, riesce a trasportarmi dentro alle pagine in poche righe e staccarmi dalla storia diventa impossibile, infatti tra il coinvolgimento e la brevità questo prequel l'ho divorato tutto in una volta. Ottimi anche i personaggi, che mi sono sembrati reali e ben caratterizzati, non ci sono eroi e cattivi in questa storia ma persone che, come tutti noi, hanno dentro sia luce che buio. La scelta di quale strada seguire spetta solo a noi, e lo stesso vale per questi protagonisti a cui mi sono decisamente affezionata. Insomma, per quanto breve questo prequel è riuscito ad incuriosirmi, ci ho trovato la giusta  dose di intensità e avventura, ha tutte le carte in regola per dare vita a una saga imperdibile, che a questo punto sono davvero curiosissima di leggere. Consigliatissimo se siete in cerca di una storia magica, ma anche oscura... mi aspetto grandi cose da Il Cavaliere di Luce

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Genere: Fantasy / Avventura
Della stessa autrice: L'Ultimo elfo
Se questo libro ti è piaciuto leggi: Il Reame Perduto, di G. Stilton

11 commenti:

  1. Bene bene... Hai anticipato la mia lettura del Prequel e sono contenta di sapere che non sarà tempo sprecato leggerlo. La storia mi incuriosisce tantissimo quindi credo che a breve darò spazio a questo libricino :-)

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    1. Spero tanto che lo apprezzerai, è una storia breve ma secondo me getta le basi per qualcosa di molto interessante... non vedo l'ora di leggere il primo volume :D

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  2. Bellissima recensione Seli, mi hai stra incuriosita con questo libro <3

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    1. Ne sono felice Ely, secondo me ne vale proprio la pena... a quel prezzo poi! *O*

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  3. Ciao Seli! Sto cercando disperatamente questo libro perché possiedo già il primo e il secondo volume della serie ma sembra introvabile! :-( La tua recensione positiva mi invoglia sempre di più ad iniziare la saga di Hania!

    :-)

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    1. Ciao Cry, pensa che da me non era nemmeno uscito! Una mia amica ha avuto il buon cuore di regalarmelo perché altrimenti avrei dovuto comprarlo online e non è una cosa che mi piace fare. Terrò gli occhi aperti in ogni caso, chissà che non me ne capiti tra le mani una copia per te! :)

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    2. :-) mia cara Seli, a volte è una faticaccia trovare i libri che vorresti!!! :-) Un abbraccio

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  4. Ciao:) La De Mari mi ispira da un po', anche se credo che inizierò dalle origini, con Il piccolo elfo, così magari nel frattempo questa trilogia viene pure conclusaxD

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    1. La saga dell'Ultimo elfo è davvero valida, spero ti piaccia *O*

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  5. Mi ricordo che mi aveva incuriosita, ma lo stile non mi aveva fatta particolarmente impazzire. Non ho ancora recuperato gli altri libri che hanno pubblicato della serie.. sono un po' indecisa!

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    1. Non so, io ho sempre adorato la De Mari... trovo che ha uno stile piuttosto cupo per essere saghe indirizzare ai ragazzi e la cosa mi è sempre piaciuta :D

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