martedì 12 luglio 2016

Recensione "Una lacrima mi ha salvato"

Buon martedì Lettori, come state? Detesto fare le cose all'ultimo minuto, soprattutto quando si tratta di scrivere recensioni, ma purtroppo tra il mal di testa e il caldo dei giorni scorsi non c'è stato verso di mettermi al pc - il rischio di sciogliermi era davvero troppo alto, detesto l'estate, argh! - e quindi eccomi qui a preparare il post in quattro e quattr'otto. Bando alle ciance, il romanzo di cui vado a parlarvi è stato un acquisto fuori programma che però ho apprezzato tantissimo!

 I medici stavano per staccare la spina,
ma io ero viva e sentivo tutto.

Titolo: Una lacrima mi ha salvato
Autore: Angèle Lieby
Prezzo: 14,90€
Pagine: 164
Pubblicazione: 2013
Editore: San Paolo

Valutazione 

Trama: Trasportata d'urgenza all'ospedale di Strasburgo per un malore, Angèle Lieby inizia ad avere difficoltà a esprimersi, poi perde conoscenza. Viene posta in coma farmacologico allo scopo di intubarla. Dopo quattro giorni, non si sveglia. Ma Angèle è cosciente e soffre senza poter reagire. Per il personale medico, viene presto considerata morta. Ma ecco che accade un miracolo: una lacrima. Il 25 luglio, giorno dell'anniversario di matrimonio, sua figlia s'accorge che una lacrima le scende dagli occhi. Avverte il personale medico, che le risponde che è impossibile. Poi Angèle muove leggermente il mignolo. Inizia allora un lungo periodo di riabilitazione, che dura quasi un anno. Si tratta di un caso eccezionale per la scienza: la sua malattia è la sindrome di Bickerstaff. Può scatenarsi dopo una comunissima infezione, come ad es. una rinofaringite. Il caso, come già detto eccezionale per la scienza, è stato oggetto di presentazioni in diversi congressi di medicina.


Credevo di essere forte, ma quando tornano saprò solo gridare,
un grido ancora più atroce perché muto. Alcune sofferenze
sono troppo pesanti per i vivi. La morte è molto più dolce.

Questa sarà una recensione difficile da scrivere, lo so già. Per prima cosa, non conoscevo l'esistenza di questa breve testimonianza, l'ho scovata per puro caso all'usato e a dire la verità a primo impatto la copertina non mi aveva incuriosito per niente, forse perché dal vivo le lentiggini della ragazza sono arancione fosforescente, ma dettagli. Alla fine ho deciso di portarmelo e casa e la sera stessa, senza pensarci, l'ho cominciato. Volevo dare giusto un'occhiata alle prime pagine - le testimonianze spesso hanno uno stile molto personale e bastano poche frasi per capire se fanno per noi oppure no - ma la storia mi ha subito coinvolta, non sono più riuscita a chiuderlo e non posso che essere felice di averlo comprato, è arrivato nella mia vita al momento giusto ma, soprattutto, è riuscito a trasmettermi molta positività in questo periodo triste. C'è da fare una parentesi: sono convinta che i libri ci regalino emozioni diverse in base a ciò che abbiamo vissuto. Sembra una piccolezza, ma in realtà fa una differenza enorme. Le condizioni in cui si trova  l'autrice, Angèle, il suo percorso di riabilitazione, le sue piccole vittorie e le delusioni sono le stesse che da febbraio a oggi, dopo l'ictus della mia mamma, stiamo vivendo insieme a lei. L'atmosfera delle sale d'aspetto, l'odore del reparto di terapia intensiva, i disagi fisici, la stanchezza, le lacrime... attraverso le parole dell'autrice ho potuto guardarmi indietro e rielaborare alcune cose, il che mi ha fatto un gran bene e per questo custodirò la sua storia con affetto.

La disperazione non mi appartiene, non fa parte del mio carattere. Abbandonare la presa non è nei miei geni. Desidero guardare soltanto avanti e concentrarmi sui possibili progressi. Non mi lamento per ciò che ho perso, ma penso a ciò che posso guadagnare. Non mi soffermo sulle ipotesi più cupe, è la luce che mi interessa.

Volendo valutare la lettura con più lucidità, posso dire che se vi piacciono le storie vere e non avete paura di confrontarmi con la sofferenza, questo è un romanzo breve, ma che consiglio tantissimo. Temevo che essendo corto l'esperienza dell'autrice fosse raccontata in maniera superficiale, invece il lavoro è pressoché perfetto, non manca niente, ma non ci sono neanche pagine o capitoli aggiunti per allungare inutilmente i fatti. C'è una storia, che non vuole essere necessariamente drammatica, non pretende di strappare lacrime al lettore, anzi, con il suo carattere solare Angèle è riuscita spesso a farmi sorridere, e dalle sue parole trapela il semplice desiderio di condividere e di raccontare la sua malattia così come l'ha vissuta e come la ricorda, né più né meno. Quella di cui scrive Angèle è una posizione bizzarra, interessante e agghiacciante al tempo stesso: il punto di vista di una donna perfettamente lucida, in grado di ascoltare e sentire ogni cosa intorno a lei, ma creduta cerebralmente morta. Sentir parlare i medici della possibilità di staccare la spina, o ascoltare i propri cari piangere, senza poter dare nessun cenno di vita, deve essere stata un'esperienza devastante, e nel parlarne l'autrice riesce a trasmettere tutte le emozioni, positive e negative, che l'hanno accompagnata durante il coma.
Non ho pianto, ma questo breve romanzo mi ha arricchita, racchiude la forza di una donna che non vuole morire, ma anche le sue paure, descritte in maniera semplice e mai pesante. Non posso essere del tutto imparziale, ma che abbiate o meno affrontato esperienze simili è una lettura che consiglio, per riflettere e imparare.

Image and video hosting by TinyPic
Incontro con l'autrice: video
Genere: Storie vere / testimonianze / drammatico
Questo libro mi ha ricordato: Sulle ali della luce, Rossella Cattaneo

13 commenti:

  1. "sono convinta che i libri ci regalino emozioni diverse in base a ciò che abbiamo vissuto" o in base a ciò che stiamo vivendo in quel momento. Se non avessi letto "Il mio cuore ed altri buchi neri" in quel particolare momento della mia vita, non so se mi avrebbe colpita allo stesso modo.
    Ad ogni modo, immagino ti sia sentita "parte integrante" della storia. Certe storie riflettono così tanto ciò che proviamo e stiamo passando che è una cosa inquietante. Spero di leggerlo prima o poi. :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stessa cosa me, Ninfa, soprattutto per il libro della Warga. Mi rendo conto che non sia il romanzo più struggente del mondo, ma con quello che ho vissuto lo scorso anno non poteva che colpirmi. In un'altra circostanza chi può dire? Ma è giusto così, no? Altrimenti ogni libro ci piacerebbe allo stesso modo e tanti saluti! Se dovesse capitarti tra le mani fammelo sapere, io faccio davvero fatica a trovare i romanzi di questa CE :(

      Elimina
  2. Come sempre le tue recensioni sanno colpire al cuore, avevo visto la foto del tuo acquisto, ma in realtà nemmeno a me la cover mi aveva conquistata e sono passata "avanti". Ora che ho letto la recensione devo ammettere che è un libro che ti invidio tantissimo e che voglio leggere anch'io. Grazie per averlo condiviso con noi perchè quando un libro ci tocca l'anima so bene che a volte è difficile parlarne, ciò nonostante invece tu ci sei riuscita lasciandoci una bellissima emozione. ps. Mi sto sciogliendo come la strega di oz.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La copertina originale era senz'altro migliore, questa non è il massimo... per fortuna non mi sono lasciata condizionare e l'ho preso lo stesso :) come al solito mi viene difficile parlare di romanzi che mi toccano da vicino, ma sono contenta che la recensione vi sia stata utile! ♥

      Elimina
  3. Da leggere so già che mi devasterà ma DEVO leggerlo le tue recensioni sono sempre fantastiche e come te credo proprio che certi libri vanno letti in determinati momenti e in certe situazioni o se no non li apprezziamo proprio tu non credi :)

    p.s. sono circondato da ventilatori ma sto morendo dal caldo ahhh :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da me per fortuna è arrivato il brutto tempo e l'aria si è rinfrescata un po'!
      In realtà come lettura non è devastante, come dicevo l'autrice è stata molto sincera, ma anche delicata nel raccontare la sua storia, quindi non risulta pesante :)

      Elimina
  4. Questo è il genere di romanzi che investono la tua vita, mi hai conquistata Rowan certo che me lo segno <3 <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne sono felice Ely! Non so se vi farà lo stesso effetto che ha fatto a me, ma è un peccato che sia così poco conosciuto... se dovessi leggerlo fammelo sapere! :)

      Elimina
  5. Ciao Seli!
    Mi trovi d'accordo con te sul fatto che ci sono libri che i libri ci regalino emozioni diverse in base a ciò che abbiamo vissuto. Non potevi trovare frase più azzeccata. Anche io sto affrontando un momento buio, a mia zia è stata diagnosticata la sclerosi multipla da un paio di anni e quindi sono sensibile a questo tipo di libri.
    Ovviamente anche Una lacrima mi ha salvata finisce nella mia lista dei desideri.
    Un abbraccio cara Seli e sii sempre positiva anche quando tutto sembra andare male.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un grande abbraccio a te, Cry! Non sono la persona più positiva del mondo, anzi, ma ho tanta forza e cerco di usarla per tenere in piedi chi mi sta intorno. Se dovessi leggere il libro spero saprà regalarti la positività che ha donato a me! ♥

      Elimina
    2. Lo leggerò sicuramente cara Seli, non appena riesco a metterci le grinfie sopra. :-) bacioni

      Elimina
  6. ciao
    ho messo questo libro tra i libri da scegliere da leggere: http://robbyroby.blogspot.it/2016/07/libri-da-leggere-7.html

    RispondiElimina

Se volete restare anonimi, firmate anche con un nome qualsiasi: saprò a chi rivolgermi quando risponderò ai vostri commenti!