lunedì 23 febbraio 2015

Miniecensione: "Dolce fiele"

Eccomi tornata con la recensione di un libro che mi è stato gentilmente inviato dall'autrice, che ringrazio tanto. Si tratta di una storia particolare e molto breve, che in parte mi è piaciuta e in parte mi ha lasciata un po' insoddisfatta.. oggi parliamo di Dolce fiele!

Dimmi ancora come mi troverai.

Titolo: Dolce fiele
Autore: Silvia M. Damiani
Prezzo: 11,00 €
Pagine: 173
Pubblicazione: 2013
Editore: Sensoinverso


Valutazione
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Trama: Kaspar e Nicole sono l'esempio più puro del concetto di amore. Inaspettatamente però, come spesso accade nella vita, qualcosa va storto. All'improvviso un tragico accadimento spezza per sempre quella relazione che per entrambi era una ragione di vita.
Ma l'amore vero non ha confini e Kaspar, seppur rimasto solo, continua ad aggrapparsi alle visione che nella sua mente tengono in vita l'amate Nike, che - non a caso - in greco significa Vittoria.


Ci ho messo parecchio tempo per trovare l'ispirazione per scrivere qualcosa su questo libro, ma ci tenevo a lasciarvi almeno un parere, seppur breve, di questa lettura. Una lettura che mi ha tenuta impegnata per pochissimo tempo, penso di averlo letto in una giornata al massimo, ma che a distanza di quasi un mese continua a farmi provare emozioni discordanti.
Devo dire che, nonostante la copertina non sia particolarmente affascinante, i disegni che arricchiscono le pagine sono invece molto belli, talvolta inquietanti, e accompagnano alla perfezione la storia, anch'essa un po' folle, e come sapete già io amo le illustrazioni, quindi ne sono rimasta piacevolmente colpita.
Ciò che mi ha convinta fin dalla prima pagina è stato lo stile dell'autrice, che trovo davvero intenso, descrittivo al punto giusto e molto poetico.. non mi capita spesso di apprezzare così tanto lo stile di un autore, o meglio, faccio fatica a trovarne uno che davvero mi appassioni, eppure Silvia ci è riuscita, raccontando in modo molto evocativo la storia di Kaspar e Nicole.

 «Siamo noi. Siamo solo noi, dolcezza. Ricordale. Dovessi vivere e morire ogni volta, io...»
 Poi la schiena esplose in un turbine di dolore quando una lama appuntita gli trapassò il costato.
 E negli occhi c'era solo Nike e quelle ossute mani che adesso le ghermivano il collo.
 «Ti prego» ansimò lei «Non lasciarmi».
 L'ultima sensazione fu il contatto della sua fronte contro la propria, prima di cadere nel silenzio.

La trama è molto particolare e i personaggi mi hanno colpita e mi hanno lasciata spiazzata al tempo stesso, sono profondi ma distanti, quasi misteriosi.
Ciò che non mi ha permesso di apprezzare fino in fondo la storia è stata la confusione che aleggia in tutte le pagine. Dolce fiele è quasi una fiaba horror in cui realtà e fantasia si mescolano, dove il confine tra passato e presente, sogni e allucinazioni è molto, molto sottile. Gli incubi diventano flashback, pensieri e visioni si attorcigliano creando sì una storia ricca di mistero e suspense, ma anche gettando il lettore nella confusione più totale, tanto che - lo ammetto -, in alcune parti mi è addirittura capitato di confondere i personaggi.
La scelta di non dare al lettore tutti i pezzi del puzzle è interessante, ma girare l'ultima pagina pagina e averci capito poco non è il massimo, sono rimasta un po' insoddisfatta. So che questo libro si può leggere singolarmente, ma mi chiedo se forse leggendo prima il volume precedente, Le voci di Nike, il testo mi sarebbe risultato più chiaro..
Al di là di questo è stata una lettura piacevole, un po' folle, piena di paura, morte, amore e passione, che fin dalla prima pagina ha la capacità di risucchiare completamente il lettore nella storia.


I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: caffè freddo 
Da leggere: su una panchina al parco
Voglia di: una lettura opnotica

7 commenti:

  1. La trama sembra veramente affascinante e da come ne parli mi viene voglia di immergermi nella lettura, quello che però mi frena è la confusione che c'è nel libro: voglio capire bene quello che succede ai personaggi.

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    1. Ciao Ilaria! La penso come te, ed è esattamente per questo che, di fatto, non me la sono sentita di consigliarlo. Mi dispiace molto perché lo stile di Silvia è davvero coinvolgente, intenso e poetico.. merita davvero tanto! Però la storia è molto onirica e non penso possa piacere a tutti.. io preferisco avere un'idea chiara di quel che sto leggendo e di come finisce una storia, tutti questi sogni, flashback, visioni e allucinazioni non fanno per me :(

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    1. Ciao Ile! Immaginavo.. è un romanzo molto particolare, ha tanti pregi, ma anche alcuni difetti. Se Silvia sfruttasse il suo dono, questo stile stupendo e cupo, per scrivere qualcosa di più "normale" sono certa che lo amerei, purtroppo così è eccessivamente strano, per i miei gusti. Però c'è da dire che a suon di romanzi "normali" si finirebbe per leggere sempre le stesse cose, come se i cliché non fossero già ovunque, quindi ben venga che ci siano autori come Silvia capaci di uscire dagli schemi ^^

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  3. Questo libro mi interessa da impazzire e lo stile che rasenta la follia è esattamente ciò con cui mi trovo più a mio agio, perciò rimane in wishlist e vi si aggiunge il volume precedente di cui non conoscevo l'esistenza...

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    1. Ciao Mel! Allora questo libro ti piacerà davvero molto, ne sono certa *___* io penso che prima o poi lo metterò in scambio, se può interessarti ;)

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  4. Ho tutti e due i volumi ma ancora non ho avuto il tempo per leggerlo! Lo farò prestissimo!

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