venerdì 30 gennaio 2015

Recensione: "Se chiudo gli occhi"

Eccomi tornata con una nuovissima recensione! Oggi vi parlo dell'ultimo lavoro di Simona Sparaco, che ha raggiunto il successo nel 2013, con il romanzo Nessuno sa di noi. Questa è la prima volta che leggo qualcosa di suo e purtroppo non sono rimasta molto colpita.

Un padre e una figlia che non si parlano da anni.
Un segreto che li unisce e li separa.

Titolo: Se chiudo gli occhi
Autore: Simona Sparaco
Prezzo: 16,00 €
Pagine: 272
Uscita:  2014
Editore: Giunti

Valutazione
Trama: Viola nella vita ha imparato molto bene una cosa: a nascondersi. I vestiti di una taglia troppo grande, un impiego ben lontano dalle sue passioni di bambina, quando inventava storie e le appuntava su fogli di carta, un bravo ragazzo come marito, con cui però, forse, l’amore non c’è mai stato. Poi un giorno, mentre sta sviluppando alcune fotografie nel negozio in cui lavora, si fa largo tra la folla del centro commerciale un uomo alto e dinoccolato, ancora bello nonostante l’età: è suo padre, l’artista famoso, l’irregolare, l’eterno bambino. È tornato, è venuto a cercarla per proporle un viaggio nella loro terra d’origine e per dirle qualcosa di molto importante. Ma come fidarsi un’altra volta dell’uomo
che l’ha abbandonata? Come credere di nuovo a una delle sue funamboliche storie? La tentazione però è troppo forte e Viola accetta. Mentre un paesaggio innevato scorre oltre il finestrino, l’inaspettata sincerità di quell’uomo disarmato inizia a far breccia nelle difese di Viola e quando insieme arrivano alle pendici dei Sibillini, dove è custodito un antico segreto, una nuova forza la travolgerà: la forza dell’amore, che Viola non ha mai conosciuto, della verità, del perdono, di un luogo che la chiama a sé con la sua luce misteriosa e avvolgente. È un viaggio davvero magico se il prezzo della felicità è abbandonarsi con gli occhi chiusi al potere della vita che è pronto ad accoglierci.



Simona Sparaco è un'autrice che conosco solo di fama, sul mio comodino c'è un altro suo romanzo, Lovebook, che purtroppo non ho ancora trovato il tempo di leggere.. quando ho saputo dell'uscita di questo suo nuovo lavoro, però, la curiosità è tornata a stuzzicarmi e ho deciso buttarmi a capofitto nella storia di Viola.
Come avrete capito dal mio voto purtroppo non ne sono rimasta molto soddisfatta. In parte mi dispiace perché non si tratta di un libro brutto, scritto male o noioso ma, pur con tutta la buona volontà del mondo, a me non ha trasmesso proprio niente. Privo di emozioni dalla prima all'ultima pagina.
I motivi che non mi hanno permesso di apprezzare la lettura sono tanti, tutti molto personali.. primo fra tutti la mancanza di originalità, che ha penalizzato moltissimo il romanzo. La trama, infatti, è pressoché identica a quella di altri due romanzi che ho avuto modo di leggere negli ultimi mesi, e se seguite il blog probabilmente sapete già di cosa sto parlando: Lasciami andare, di Fulvia Degl'Innocenti e Niente è come te, di Sara Rattaro. Cambiano i nomi, i paesi, cambiano leggermente i dettagli e le ambientazioni, ma il succo della storia resta lo stesso. Un padre e una figlia che non si parlano da tempo, e un viaggio nella propria terra d'origine per riallacciare i rapporti e cercare le proprie radici. E ad essere identica in questi tre romanzi non è solo la trama, ma anche lo stile, le descrizioni e le continue frasette filosofiche piazzate qua e là.. sa tutto di già letto.

Credi solo in quello che vedi.
Il fatto che tu sia l'unico a vederlo, non vuol dire che non esista.

E diciamolo, io non sono una di quelle lettrici che storcono il naso davanti ai cliché, al contrario, se un elemento mi piace non mi infastidisce trovarlo in più libri, ma in questo caso ho avuto la sensazione di leggere lo stesso libro per tre volte. Se chiudo gli occhi già per conto suo è parecchio lento, quindi vi lascio immaginare quanto poco mi sia appassionata alla storia. Peccato, perché si tratta di un romanzo ricco di segreti da svelate, incorniciati da un paesaggio misterioso e incantevole, che se sfruttato in modo diverso poteva sicuramente dare molto di più.
L'ho trovato un libro, come dire, sovraffollato. Ci sono tantissimi elementi ad appesantire la lettura, troppi da poter essere gestiti bene in così poche pagine.. come se l'autrice avesse cercato di strafare, rovinando però il lavoro.
In sostanza, ammetto di averlo letto molto velocemente, non ne sono rimasta propriamente delusa semplicemente perché era il mio primo approccio con questa scrittrice e di conseguenza non avevo delle aspettative particolare, ma.. niente, diciamo che non è riuscito a conquistarmi e basta, l'ho trovato eccessivamente freddo e monotono, pur trattando temi attuali ed importanti come l'abbandono, l'infelicità e il perdono. Peccato anche per il finale, che non mi ha convinta molto.
Consigliato, forse, a chi ama i romanzi di Sara Rattaro.


I consigli dell'Antro:
Cibo/bevanda: tè alle erbe
Da leggere: se amate i romanzi poetici
Voglia di: una lettura scorrevole

6 commenti:

  1. Ciao! :) Nemmeno io conosco questa scrittrice e, a quanto pare, sono tentata dal cominciare da un altro titolo. Ma forse ciò che non ha trasmesso a te potrebbe incontrare il favore di un lettore diverso. :)
    A presto!

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    1. Ciao Agave! Certo, ovviamente quello che non piace a me potrebbe piacere a te, chi lo sa.. la cosa migliore è sempre provare :D

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  2. Leggendo la trama mi era sembrato di averlo già letto o di aver letto una recensione, ma se dici che è molto simile ad altri due libri mi vengono dei dubbi... quale di questi è quello che conosco? To be or not to be? XD

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    1. Ahahaha Babuska, più che "molto simile" direi "identico" xD secondo me quello che conosci tu è Niente è come te, della Rattaro :P

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  3. io non ho letto Niente è come te, ma ho potuto apprezzare sara rattaro in altri due libri; invece "Se chiudo gli occhi" è il primo libro che leggo della sparaco e devo dire che mi è piaciuto.
    l'ambientazione mi è piaciuta, così l'atmosfera un po' "misteriosa" che attraversa i luoghi in cui è ambientata la storia; non so, sarà che a me piacciono molto le storie "intime" e che si concentrano sui rapporti interpersonali, fatto sta che l'ho trovato godibile :)

    sul fatto che sia lento, però, son d'accordo con te :))

    ciao ciao :*

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    1. Ciao Angela! Io della Rattaro avevo letto anche "Un uso qualunque di te", ma anche quello non mi era piaciuto. Deve essere proprio una cosa a pelle, non lo so! :(

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