martedì 28 gennaio 2014

Recensione: "Le Cronache di Narnia" di C. S. Lewis

Buongiorno Lettori e buon martedì, come state? Oggi vi lascio il mio parere su un grande classico della letteratura Fantasy famoso e amato da grandi e piccini. Purtroppo non posso dire che il mio parere sia esattamente positivo, al contrario... se vi va fatemi sapere cosa ne pensate voi!


Uno dei capolavori della letteratura inglese del Novecento.

Titolo: Le Cronache di Narnia
Autore: C. S. Lewis
Prezzo: 22,00€
Pagine: 1168
Pubblicazione: 2008
Editore: Mondadori


Trama: "Viaggi fino alla fine del mondo, creature fantastiche, epiche battaglie tra il bene e il male... Scritto nel 1949 da C.S. Lewis, "Il leone, la strega e l'armadio" inaugurò la serie dei sette volumi che sarebbero divenuti celebri come "Le Cronache di Narnia". Un libro che trascende il genere fantasy, ormai riconosciuto tra i classici della letteratura inglese del Novecento. C.S. Lewis lo scrisse con la dichiarata intenzione di rivolgersi ai bambini, ma non solo a loro. La presente edizione presenta il testo integrale delle "Cronache di Narnia" in un unico volume, con una traduzione completamente aggiornata e con un breve saggio in appendice, in cui Lewis stesso spiega cosa significhi per lui "scrivere per i bambini".


Mi trovo sempre un po' in difficoltà a recensire classici di questa portata, ma qualcosa sulla saga di Narnia voglio comunque dirla, perché C.S.Lewis mi ha suscitato tante emozioni e moltissime riflessioni attraverso le avventure dei fratelli Pevensie, anche se purtroppo non sono le emozioni che mi aspettavo. Da bambina mi ero già avvicinata alla serie, infatti alle elementari in classe abbiamo letto il secondo volume della serie, Il leone, la strega e l'armadio, e ne avevo un bellissimo ricordo, quello di un'avventura magica e fredda, concentrata in particolare nell'immagine del lampione acceso in mezzo alla neve.
E poi, naturalmente, sono arrivati i film. Ho letteralmente adorato i primi due, mentre del terzo ho un ricordo vago perché non mi è piaciuto particolarmente. Questo, quindi, non è stato il mio primo approccio a Narnia, ma è stato sicuramente quello più completo, che mi ha fatto aprire gli occhi su una storia che ricordavo e immaginavo diversa, più magica e spensierata. Dopo averci pensato a lungo ho deciso di scrivere una recensione unica per tutti e sette i volumi, ma ci tengo a fare un breve appunto su Il nipote del mago, pubblicato in origine come sesto volume della serie, ma numerato come secondo libro nelle pubblicazioni più recenti, in quanto si tratta del prequel, per così dire, della saga. Il nipote del mago è senza dubbio il libro che mi è piaciuto di più in assoluto. Adoro il fatto che venga raccontata la nascita di Narnia, e grazie a queste pagine ho finalmente dissipato tante domande che mi frullavano in testa fin da piccola (tanto per cominciare: cosa ci fa un lampione a Narnia? E perché l'armadio guardaroba porta proprio nella terra di Aslan?) insomma, mi è piaciuto davvero tantissimo. Lo stile di Lewis non si può negare che sia coinvolgente e grazie alla sua penna ho visitato luoghi incantati, partecipato a battaglie pericolose e ho scoperto la forza dell'amicizia, tutto questo in modo talmente vero che, se me lo chiedeste, vi direi che io a Narnia ci sono stata davvero, pochi giorni fa, attraverso un armadio oppure grazie a due anelli magici.
Se però da un lato sono rimasta piacevolmente colpita dalle avventure di Lucy, Susan, Peter e Edmund, dall'altro ho dovuto fare i conti con una serie di elementi che ho letteralmente detestato e la cosa mi ha lasciata molto spaesata. Tanto per cominciare non immaginavo che nel corso di questi sette libri i personaggi cambiassero in continuazione. Ho trovato la cosa caotica, i continui salti temporali hanno reso la lettura troppo confusionaria per i miei gusti, alcune volte ho faticato a trovare il senso di determinate scene e la lettura ha finito per diventare pesante. Sapevo che ne Il nipote del mago i personaggi erano Polly e Digory, ma ero convinta che dal secondo al settimo volume i protagonisti fossero sempre i quattro fratelli Pevensie, e che le loro avventure si svolgessero con un certo ordine cronologico, immaginate quindi la sorpresa nel trovare i personaggi mischiati, separati, invecchiati, morti e poi ringiovaniti, il tutto da un volume all'altro. Ho trovato davvero difficile seguire la storia a volte.
Il problema più grande è che ho scoperto che quando si parla di Narnia è impossibile non parlare anche del suo creatore, C. S. Lewis, figura che personalmente fatico a capire. Separare lui dalla sua opera è impossibile, leggendo Narnia automaticamente si legge Lewis, non c'è altro modo di dirlo, sono un tutt'uno. Ecco perché non ho potuto apprezzare fino in fondo la storia di Aslan e della sua Terra: semplicemente perché non condivido la maggior parte dei pensieri di Lewis.
Lewis era molto credente, e in Narnia i riferimenti alla religione sono davvero tantissimi, anzi, tutta Narnia riporta a grandi linee la storia della Terra, del Cristianesimo, di Gesù, del Paradiso, fino alla nascita e alla distruzione del mondo. La teologia è ben inserita nei libri, ma la si avverte così tanto che non per tutti è facile apprezzare il libro, ed è esattamente quello che è successo a me.
Purtroppo la dottrina cristiana è talmente presente da rendere la lettura pesante e forse non del tutto comprensibile ai giovani lettori. Io a lungo andare mi sono annoiata tantissimo e, volume dopo volume, mi sono trovata a sperare di arrivare all'ultima pagina il più in fretta possibile. Avevo anche preso in considerazione l'idea di abbandonare la saga, ma ho fatto lo sforzo di arrivare in fondo.
Tornando indietro non lo farei, ho perso tantissimo tempo dietro a una storia che tirando le somme mi ha fatta innervosire e di cui probabilmente non ho compreso a pieno il significato.
Ho trovato alcuni passaggi poco chiari e più di una volta mi sono trovata a dover rileggere delle scene e dei paragrafi, sono arrivata all'epilogo stanca e con la voglia di gettare il libro in un cassetto per non vederlo mai più. Non contesto l'idea di base della storia, ma il modo in cui è stata sviluppata e la martellante presenza di elementi teologici, che hanno privato la lettura della magia e della leggerezza che mi aspettavo.
Troppo pesante, a volte poco chiaro e dal finale sicuramente discutibile, non tanto per quello che succede, ma per il messaggio che trasmette e lascia intendere. Per quanto mi riguarda non me la sento di assegnargli la sufficienza e di certo non è tra i libri che rileggerò in futuro.

Voi cosa ne pensate di questo classico?
E i film invece, vi sono piaciuti?

21 commenti:

  1. è tra le letture che mi son prefisse per quest'anno!! mi auguro davvero di leggerlo quanto prima e immergermi nel magico mondo di lewis!! *_*

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    1. Quando lo leggerai fammi sapere il tuo parere, sono proprio curiosa!

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  2. Non ho mai dato molto peso a questo libro, l'ho sempre visto come un libro per bambini ed ero proprio convinta che si trattasse di una storiella per fanciulli...poi vidi il film e mi resi conto che la storia era più complessa di ciò che mi aspettavo, così l'ho inserito nella wish list ma è ormai lì da anni...bellissima recensione, credo che ci farò un pensierino più seriamente questa volta :)

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    1. Assolutamente! Lewis si rivolge ai bambini, è vero, ma è uno di quei libri che solo un adulto può apprezzare davvero a pieno.. è pieno di piccoli riferimenti e dettagli che secondo me un lettore più giovane non coglie. Te lo consiglio! :)

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  3. Ho visto solo i film, ma non ne sono rimasta folgorata. Però la tua recensione mi ha incuriosito... credo lo leggerò.

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    1. Come ho già detto, è uno di quei libri che bisogna davvero leggere.. c'è tanto da scoprire, secondo me ne vale la pena, anche il verdetto finale potrebbe non essere positivo ;)

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  4. No, aspetta aspetta... che cosa? Lewis era molto credente?! Non mi sono mai informata molto su questo scrittore, quindi per me è una sorpresa, inoltre ho visto solo una volta il primo film e alcuni pezzi del secondo, ma anni fa. Ho il libro grazie ad uno scambio. Ora però... non so. La troppa religione nei libri mi infastidisce. Io e il cristianesimo poi, non siamo agli antipodi, ma quasi. Non so, magari verrà un momento in cui avrò veramente voglia di leggerlo e solo in quel caso lo farò >.<
    Bella recensione comunque :D

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    1. Non lo sapevi? :) ti avrei quasi consigliato di leggere la scheda dell'autore, ma ti spoilereresti il libro, e sarebbe davvero un peccato.
      Se ti interessa puoi leggere questo articolo, racconta molto di Lewis, senza però addentrarsi nel mondo di Narnia :)

      http://culturacattolica.it/default.asp?id=115&id_n=4651

      Comunque sia, anche io e il Cristianesimo siamo lontani anni luce, ma non per questo il libro non mi è piaciuto.. davvero, bisogna leggerlo per capire ^^

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    2. Grazie molte per l'articolo, lo leggo molto volentieri *-*
      Sì, forse potrei apprezzarlo, ma lo devo leggere nel momento giusto..inoltre il mio ragazzo ama questo libro xD

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  5. La recensione mi è stata utile, mi hai fatto venire il triplo della voglia di leggerlo :)
    Ho già tutti i libri in ebook e penso proprio che acquisterà una maggiore priorità nell'ordine dei libri che leggerò :)

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    1. Quando li leggerai sarò felice di sapere la tua opinione :D

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  6. Aspettavo la tua recensione :D anch'io penso sia un libro da leggere una volta nella vita perché qualcosa ti lascia :) per quanto riguarda i personaggi, hai ragione, mutano in continuazione e non sembrano neanche maturare davvero :S mi aveva lasciata perplessa questa cosa :P

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    1. In effetti è vero, lascia un po' questa sensazione :(
      Uff, avrei voluto dire altre duemila cose, ma avrei scritto una recensione decisamente troppo lunga xD

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  7. Mi ricordo che una volta, avendo visto il film de "Il leone, la strega, l'armadio" proprio durante l'ora di religione a scuola, avevo maturato l'intenzione di comprare tutti i libri, ma quando ho visto che i personaggi cambiavano, ho rimesso il libro sullo scaffale. Certo ero piccola, ma ora lo leggerei, proprio perchè è un libro famoso e a me piace Lewis. Inoltre sono curiosa di vedere tutti questi riferimenti al Cristianesimo, a scuola il maestro ce ne aveva chiariti alcuni, ma non me li ricordo, a parte quello di Aslan...

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    1. Se la curiosità un po' ti è rimasta io ti consiglio di provare a leggerlo, un giorno ^^

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    2. Sisi, anzi se ruesco vado a comprarlo questa settimana ;)
      Mi hai fatto venire voglia di leggerlo ^^

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  8. Io amo moltissimo questo libro! Ammetto che buona parte del mio amore deriva proprio dal fatto che sono anche io molto credente e leggere la storia sotto quella luce te la fa apprezzare molto di più... ho anche amato molto la fantasia e la creatività di Lewis, che riesce a raccontare cose difficili in modo semplice.
    Come te, però, sono d'accordo nella mancanza di "evoluzione" dei personaggi: sono molto dispiaciuta che i Pevensie ci siano solo in due/tre libri... soprattutto perchè sono innamorata di Peter da quando avevo otto anni! XD
    Bellissima recensione, complimenti davvero. Non capita spesso di leggerne di così ben fatte! (;

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  9. Certo, per una persona credente è molto più facile apprezzarlo, in effetti :)
    Sono contenta che la recensione ti sia piaciuta, non sono riuscita a scrivere tutto quello che avrei voluto, ma pazienza ;)

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  10. Quand'ero più piccola vedevo mia sorella che si leggeva un librone immenso con un enorme leone sopra e mi chiedevo perché diavolo lo stesse facendo. Ma adesso, dopo aver visto i film e anche letto questa recensione, sono convinta che in effetti, potrei provarlo, dopotutto.
    Adesso mi tocca trovarlo sepolto nella mia libreria!

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    1. Se ce l'hai già in casa è praticamente d'obbligo leggerlo! :D

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