giovedì 12 settembre 2013

Minirecensione: "Il Drago di Ghiaccio"

Oggi torno da voi con un'altra Minirecensione.. ho finito di leggere Il Drago di Ghiaccio, una favola scritta da G.R.R.Martin, e sebbene l'autore mi piaccia tantissimo questo libricino mi ha lasciata un po' perplessa.. siete curiosi? Continuate a leggere allora!


Titolo: Il Drago di Ghiaccio
Autore: G.R.R.Martin
Prezzo: 13,00 €
Pagine: 107
Pubblicazione: 2007
Editore: Mondadori


Valutazione


Trama: Adara è una bambina di sette anni, ha sempre vissuto un'esistenza isolata. Presa in giro da tutti, ignorata dalla sua stessa famiglia. Come unico amico un drago di ghiaccio, una leggendaria creatura di quelle terre, che tutti temono, tranne lei. Adara non ricordava quando aveva visto il drago per la prima volta, sembrava avesse sempre fatto parte della sua vita. Ma in una quieta mattina estiva l'arrivo dei draghi di fuoco, venuti per annientare le pacifiche terre dei cittadini, mette fine all'isolamento di Adara. Lei e il suo drago sono l'unica speranza di salvezza.


Dopo essermi immersa nella meravigliosa saga delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ed essermi inevitabilmente innamorata dello stile di Martin, che mi aveva letteralmente conquistata, non ho potuto fare a meno di prendere Il Drago di Ghiaccio, una storia breve scritta molti anni fa. Non so esattamente cosa mi aspettassi da questa lettura, ma sicuramente non pensavo di uscirne così.. confusa.
Le pagine sono poche (un centinaio), ma pensavo di trovarmi davanti ad un racconto vero e proprio, seppure semplice, con una trama e un finale. Ciò che mi sono trovata a leggere, invece, sembra quasi essere stato estratto da un altro libro, come se facesse parte di qualcosa di più lungo e complesso. Una sorta di storia c'è, naturalmente, si parla dell'amicizia tra la piccola Adara e il Drago di Ghiaccio, colui che porta l'inverno nel mondo e che solo lei può avvicinare. Il finale resta piuttosto aperto, e questo non mi è piaciuto, mi ha lasciato una sensazione confusa e ho trovato il tutto troppo dispersivo.
Ma.. sempre di Martin si tratta. Lo stile è malinconico e impeccabile, come al solito. I personaggi sono poco accennati (colpa delle poche pagine ovviamente), ma riescono comunque a coinvolgere il lettore, e la morale della favola è delicata e molto semplice, facile da apprezzare, anche se nel complesso non lascia molto.
Sono contenta di averlo letto, le illustrazioni sono molto belle, ma va detto che non è stata una lettura particolare. Carino per passare una mezz'oretta in compagnia di draghi e amicizia, niente di più.


Consigli:
Cibo/bevanda: pane
Da leggere: in montagna
Voglia di: una storia corta

4 commenti:

  1. che strano... ma è un libro autoconclusivo?

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  2. @Clody, sì, è un racconto autoconclusivo..

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  3. OMG! I love Martin <3 si potrebbe provare, sopratutto se ci sono illustrazioni che valgono...hai mai letto "Gli inganni di Locke Lamora", di Scott Lynch??? Considera che Martin stesso ha fatto i complimenti all'autore *____* unico problema: doveva essere una trilogia e invece sono stati pubblicati solo due volumi, eppure è scritto benissimo, secondo me può piacerti!

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  4. @Beat, Gli inganni di Locke Lamora ce l'ho! A mio marito sono piaciuti molto, peccato per il terzo :(

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