mercoledì 22 agosto 2012

Recensione "La mamma tatuata"

Molti padri dei miei compagni avevano tatuaggi;
una mamma aveva una microscopica farfalla
sulla scapola, ma nessuno ne aveva tanti come lei.
Era bellissima. Era eccentrica.

Titolo: La mamma tatuata
Autore: Jacqueline Wilson
Prezzo: 9,50 euro
Pagine: 251
Data di pubblicazione: 2001
Editore: Salani

Trama:
Stella e Delfina hanno padri diversi ma un'unica madre fuori dal comune: infatti Dalia è bellissima, ha i capelli rossi, gli occhi verdi ed è tatuata da capo a piedi. Per Delfina è straordinario avere una mamma da guardare come un libro illustrato, ma purtroppo Dalia è nevrotica e depressa. Oscilla tra momenti di euforia e crisi di malinconia allarmante. E poi è ancora innamorata di Micky, il padre di Stella, superficiale e vanitoso e per trovarlo è capace di tutto, anche di sparire per una notte intera. Le sue figlie la amano, ma non sanno più cosa fare con lei: Stella ha perso la pazienza ed è pronta a scappare. Delfina rifiuta di andarsene ma è troppo piccola: come si fa a crescere così in fretta da diventare mamma della propria mamma?

Stelle: 3,5/5


La mia recensione:
Lo ammetto, ero molto indecisa su come recensirvi questo libro. Avevo pensato di lasciare che fossero le Follettine a parlarvene, così da togliermi il pensiero in poche righe, ma non sarebbe giusto. Merita di essere recensito come un qualsiasi altro romanzo, quindi cercherò di mettere nero su bianco il mio pensiero.
Sono cresciuta con i libri di Jacqueline Wilson, fin da quando sono ragazzina le sue storie mi hanno tenuto compagnia, e a modo loro mi hanno aiutato a crescere.
L'autrice ama affrontare nei suoi romanzi temi molto delicati, in particolar modo il rapporto difficile tra genitori e figli, ma lo fa con uno stile così scorrevole che le sue storie sono adatte soprattutto ai ragazzi, anche se secondo me è un genere di libro a cui si da il giusto peso solo quando si è più grandi.
La mamma tatuata racconta la storia di Dalia, Stella e Delfina.
Dalia ha 33 anni e due figlie di cui a malapena si ricorda, troppo presa da se stessa per pensare a chi effettivamente avrebbe bisogno di lei. E' un personaggio ben costruito, reale al punto di inquietarmi e di farmi provare pena per questa donna che passa dalla depressione all'euforia in un secondo. 
Vodka, tentativi di suicidio, tatuaggi e notti in compagnia.. Dalia sembra una bambina intrappolata nel corpo di un'adulta.
E a rimetterci sono Stella e Delfina, di tredici e undici anni. A raccontare la storia è proprio Delfina, la più piccola, che con tutta l'ingenuità tipica dei bambini si troverà a dover affrontare una situazione che richiede grande coraggio e molta maturità.. forse troppa, perché una bambina possa davvero capire cosa stia succedendo.

Vivaci e testarde, fragili e indomabili, non più bambine
e non ancora donne, le protagoniste di questa storia si
aggiungono alla galleria di adolescenti irresistibili di cui
Jacqueline Wilson ama raccontare: brillanti e piene di
risorse anche di fronte agli ostacoli più insormontabili,
alle delusioni più cocenti e all'ostilità di un mondo di 
adulti troppo spesso più bambini di loro.

Un libro forte e delicato, capace di far aprire gli occhi ai genitori e di insegnare molto ai bambini.
Durata della lettura: 2 giorni

Consigli:
Cibo/bevanda: pane tostato
Da leggere: di pomeriggio
Voglia di: una storia che faccia riflettere


6 commenti:

  1. Della Wilson ho letto un po' di libri, mi hanno tenuto compagnia durante l'adolescenza e concordo con te su quello che dici. Affronta sempre delle tematiche particolari che aiutano il lettore a crescere. "La mamma tatuata" è uno dei libri dell'autrice che non ho letto, ma nel caso in cui dovessi farlo sono sicura che mi piacerebbe :)

    RispondiElimina
  2. Non ho mai letto nulla di questa scrittrice, ma dalla tua recensione mi piace...credo che sia importante che ci siano ancora libri che affrontano temi cosi delicati.

    RispondiElimina
  3. caspita... non dev'essere facile scrivere di queste tematiche in un libro per bambini/ragazzi.
    credo che libri di questo genere, letti da adulti acquistino tutta un'altra luce vero?

    RispondiElimina
  4. E adesso conosco anche la tua opinione. Non conoscevo l'autrice e mi ha fatto davvero piacere averla scoperta con te. I romanzi così delicati lasciano sempre un retrogusto dolce-amaro in bocca, vero? Penso comunque sia un romanzo che meriti e vada letto.
    Grazie!

    RispondiElimina
  5. Credo sia proprio una di quelle storie che ti lascia qualcosa di importante una volta finito di leggerlo.
    Idea abbastanza innovativa ^^

    RispondiElimina

Se volete restare anonimi, firmate anche con un nome qualsiasi: saprò a chi rivolgermi quando risponderò ai vostri commenti!